TRATTAMENTO DA “VAMP”

NUOVE POSSIBILITÀ TERAPEUTICHE NON ORMONALI PER LE VAMPATE IN MENOPAUSA

a cura della Dott.ssa Raffaella Massari, medico

Oggi mi rivolgo alle mie care amiche lettrici che sono in menopausa. Quante volte ci sentiamo in imbarazzo perché diventiamo rosse improvvisamente e magari mentre parliamo con qualcuno? Ecco, a un certo periodo della nostra vita iniziamo a conoscere le cosiddette vampate, che possono durare pochi anni, come perdurare un bel po’ di anni, subito dopo la cessazione del ciclo mestruale. Le donne avvertono una sensazione di calore improvvisa che riguarda generalmente due distretti corporei, il tronco e il capo, seguita da sudorazione fredda e rossore; un sintomo fastidioso che determina imbarazzo nella vita di relazione. Le vampate si possono dividere sostanzialmente in tre gruppi: lievi (solo con rossore), moderate (rossore e sudorazione), severe (rossore, sudorazione e interferenza sulla quotidianità con forme depressive e alterazioni dell’umore in senso aggressivo). Fino ad oggi le soluzioni per le vampate moderate o severe erano quelle di intraprendere terapie sostitutive ormonali, anche forzando la volontà delle donne che non volevano sottoporsi a questa terapia. Ma dopo anni di ricerca, da un caso ‘aneddottico’ si è data importanza ad una terapia con nuovi antidepressivi SSRI, con pubblicazione dei primi studi nel 2000. In tali studi, condotti in doppio cieco, ossia una parte dei pazienti trattati con farmaco e una parte senza farmaco, si è potuto determinare con assoluta certezza sia l’efficacia che la sicurezza del trattamento; in particolare, nello studio su 1175 donne trattate per 24 mesi, si è dimostrato che la terapia con SSRI a basso dosaggio faceva diminuire i sintomi vasomotori (rossore, sudorazione) in soggetti che presentavano 7 o più episodi di vampate al giorno, con un calo degli eventi tra il 57-59%. Come ogni terapia presenta degli effetti collaterali, quali mal di testa, affaticamento, nausea, ma compatibili con quella bassa percentuale riportata in scheda tecnica. Tale terapia però non può essere perseguita in quelle donne che effettuano una terapia di base con il tamoxifene, per il cancro della mammella. In Italia tale farmaco è la paroxetina HCL, che non è ancora uscito nel dosaggio appropriato per le vampate (già uscito in America): però si può titolare poiché la formulazione dispensata in Italia è in gocce (15 gocce). Ho preferito parlare di questo argomento per dare spazio alle nuove possibilità terapeutiche di tipo non ormonale, in modo da permettere a tutte quelle donne, ancora nel pieno dell’attività lavorativa, di affrontare con serenità questo periodo così particolare della vita, e apprezzarne tutte le gioie. Grazie per avermi letto e, per qualsiasi problema, sono a vostra disposizione come sempre.

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