ESTATE ATTENTI!

DALLE MEDUSE ALLE PULCI DELLA SABBIA. ECCO I CONSIGLI PER EVITARE BRUTTI INCONTRI AL MARE

a cura della Dott.ssa Raffaella Massari, medico

Finalmente dopo un inverno molto piovoso, ecco arrivare le belle giornate che ci spingono a fare delle passeggiate lungo la riva del mare. Ma tra il rumore della riscacca, il profumo del mare misto a sabbia, ecco comparire nelle spiagge libere i soliti rifiuti portati dalle onde o lasciati da “animali a due zampe”.

Rifiuti vegetali (alghe e rami trasportati dai fiumi) o animali (pesci morti, piccoli crostacei) sono l’habitat perfetto per piccoli ma fastidiosi animali: le pulci della sabbia. Sono molto piccole, escono dalle buche di sabbia dal tramonto in poi e per tutta la notte; sono capaci di fare dei salti pari a 50 volte la loro dimensione. Pizzicano alle gambe o al dorso se si è seduti in riva al mare, e producono fastidiosissime dermatiti e piccole bolle molto urticanti. In soggetti allergici determinano veri e propri ponfi, ma nei bambini – essendo piccoli in statura – le bolle possono essere su tutto il corpo, provocando un forte prurito non facilmente sedabile, oltre a veri e propri picchi febbrili con punte molto alte. A rischio sono anche tutte quelle persone che presentano varici agli arti inferiori, che con questi morsi potrebbero sviluppare delle vere e proprie flebiti (o tromboflebiti) con linfangite annessa, ossia infiammazione dei capillari linfatici che decorrono insieme ai capillari venosi. Questa infiammazione è molto pericolosa e seria, in quanto il sistema linfatico nelle sue diramazioni più periferiche non possiede dei veri e propri capillari, come il sistema venoso e arterioso, ma i suoi capillari sono frutto di accostamenti cellulari che determinano fini canali simili a capillari. Per questo motivo un’infiammazione di tale sistema può determinare un’infezione di zone molto estese e difficili da gestire. La terapia verte sia a diminuire l’infiammazione sia l’infezione con antibiotici specifici (macrolidi, di solito), diosmine per drenaggio linfatico e venoso, nonché antistaminici per il prurito. Fastidiose sono anche le dermatiti sia da esposizione solare sia da contatto: chi ha una pelle chiara è più sensibile ai raggi ultravioletti e per questo si deve proteggere con creme solari almeno pari a 50 di filtro solare. Ma anche chi presenta una carnagione olivastra potrebbe avere necessità di proteggersi con creme così alte, poiché subentrano altri fattori che rendono la pelle più sensibile, quali l’idratazione, la presenza di patologie croniche trattate anche con diuretici e cortisonici, l’età e il sesso dell’individuo. Perciò, quando vi si ripete di bere e di essere idratati e di usare filtri solari, è anche per evitare dermatiti molto fastidiose. Particolare attenzione va riservata alle dermatiti da contatto con le meduse molto urticanti. Il consiglio è di sciacquarvi subito con acqua fredda per 5min e nient’altro, senza apporre nulla, neanche i rimedi della nonna, e poi subito dal medico. Abbiamo iniziato l’articolo con le pulci da sabbia, ma attenzione altresì all’ambiente marino che frequenterete, perché dovrà essere pulito giornalmente, anche se pubblico. Se trovate rifiuti, come bottiglie di plastica, mozziconi di sigarette e pezzi di gomma, non rimanete lì: potreste essere esposti ad altro tipo di inquinamento o ad altre bestioline, quali i topi! Comunque, per consolarci un po’, per quanto fastidiose, sia le pulci della sabbia che le meduse sono degli ottimi indicatori di un buon ecosistema! Arrivederci alla prossima volta e per qualsiasi problema potete rivolgervi al mio studio.

Per saperne di più: STUDIO MEDICO DOTT.SA MASSARI

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